Dunque si inizia. Il 28 dicembre, alle ore 18, l’Adrifest apre le porte dell’Ex Palazzo Vescovile di Termoli per invitarvi all’apertura della mostra collettiva Timeless, a cura di Carmen D’antonino, seguita il giorno dopo da un trascinante concerto di Peppe Voltarelli al Teatro Fulvio di Guglionesi, alle ore 21 (ingresso libero).
Timeless presenta i lavori di Tina Sgrò, Michele Carafa, Keziat, Ettore Marinelli, Calido, Sara Pellegrini, Roberto Franchitti e Anna Corcione; otto artisti che indagheranno l’assenza del tempo per sollecitare idee e sensazioni.
Tina Sgrò, calabrese di nascita ma milanese di adozione, lo scorso anno ha esposto al MART di Rovereto. Vittorio Sgarbi la descrive cosi: “è la realtà interiore che le interessa, mentre descrive ambienti e spazi desolati, divorati da vuoto, risucchiati dentro di lei. Quegli ambienti sono ritratti. Dipingere non è illustrare, non è far vedere le cose come sono, ma far sentire le musiche, le parole, le emozioni che un luogo, una stanza, un paesaggio, determinano nel pittore che le trasmette a chi guarda”.
Lo scultore termolese Michele Carafa è un punto di riferimento nazionale per l’arte sacra e non solo, mentre Keziat utilizzando penne biro e inchiostri realizza disegni, lavori su tela, video, installazioni e scenografie teatrali. “L’opera di Keziat visualizza mondi che uniscono realtà diverse e trasporta negli abissi nascosti dell’animo umano”, ha scritto Il Corriere della Sera in riferimento al suo ultimo ciclo di mostre internazionali.
Ettore Marinelli espone le sue sculture in bronzo seguendo le orme dell’omonimo nonno e muovendosi tra classicità e contemporaneità nei laboratori della Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone (Isernia). La sua è un’arte con un’essenza profonda che si avvicina molto a quella dei grandi maestri del Movimento Futurista come Umberto Boccioni, Giacomo Balla e Alberto Giacometti. Claudio Migliarino, in arte Calido, nasce a Rovereto nell’Aprile del 1961, ma trascorre la maggior parte della sua vita in un piccolo paesino del Molise, sua terra d’origine di cui vuole essere fiero testimone.
Dell’opera di Sara Pellegrini hanno scritto, tra gli altri, Antonio Canova, Antonio Picariello, Achille Pace, Raffaele Nigro, Leo Strozzieri, Rocco Zani, mentre Roberto Franchitti, romano di nascita, passa dai disegni dal vero di monumenti ai rilievi di strutture architettoniche, a caricature improvvisate in strada, a ipotetici cartoons e vignette satiriche, a modellazioni in argilla senza disdegnare l’uso manuale per l’incisione su legno e altro. Anna Corcione vive e lavora tra Napoli e Firenze; La sua straordinaria ricerca artistica è in equilibrio tra concetto ed estetica toccando sempre temi sociali. Ha esposto recentemente presso il Museo Archeologico di Sibari.
La curatrice della mostra Timeless, Carmen D’Antonino, storico dell’arte e responsabile dello galleria Spazio Arte Petrecca di Isernia, presenta così il tema affrontato dagli artisti: “La rappresentazione della realtà nasce per una spontanea attività dello spirito piuttosto che per un meccanismo di somiglianza con la sensazione originaria. La mente, diversamente da un sistema fotografico, costruisce una rappresentazione del mondo che percepiamo, basata sul significato che noi attribuiamo alle cose. Quindi noi conosciamo il mondo attraverso il significato che diamo ai suoi elementi, perché l’oggetto percepito per noi è reale solo attraverso la rappresentazione che ne abbiamo.” Il testo critico completo è disponibile sul sito della mostra, al seguente link.
Il 29 ci incontriamo a Guglionesi per una serata con Peppe Voltarelli, che solo sul palco con la sua chitarra non ci farà mancare stimoli per discutere sulle sue canzoni cariche di vita, passioni, storie di emigrazione. Con una carriera musicale iniziata negli anni ‘90 come fondatore del gruppo Il parto delle nuvole pesanti e poi continuata in solo, Voltarelli si è creato un ruolo originale nella musica italiana, portando le sue canzoni con successo anche all’estero e meritandosi per tre volte la Targa Tenco. Ad aprire la serata ci penserà La Suonata Balorda, un trio che incuriosisce con il proprio nome e con musiche e testi che gli hanno consentito di vincere un Premio Fabrizio De Andrè.
Timeless
Adrifest
Adrifest | grafica
Credits
Cover Timeless | Artwork by keziat
Cover Adrifest orizzontale | foto di Ralf Kunze
Cover Adrifest verticale | foto di Ralf Kunze & Leonardo Thomas