Dopo l’inaugurazione della scorsa settimana con l’apertura della mostra di Keziat, a cura di Carmen D’Antonino, la performance dei Vitamina Circus con Sara Speranza (danza acrobatica) e Gianluca Turchetta (giocoleria), il concerto di Giuseppina Ciarla (arpa e voce) e la presentazione del volume di Vincenzo Lombardi dedicato ai canti tradizionali del Molise, eventi seguiti da un pubblico numerosissimo giunto da ogni dove, L’Adrifest ritorna con un nuovo entusiasmante week-end al Palazzo Ducale di Larino, ricco di eventi, tutti gratuiti. Venerdì 14 luglio, alle ore 21:30 Enzo Favata (sassofoni, clarinetti, strumenti etnici, synth e percussioni elettroniche) e Pasquale Mirra (vibrafono, percussioni e live electronics), due straordinari musicisti che ci faranno sognare ad occhi aperti, ci imbarcheranno in un viaggio che ci porterà in Sardegna e non solo. Sabato 15 sarà la volta di Javier Girotto (sax, flauti andini), star del jazz italiano di origine argentina. In duo con Alessandro Gwis (pianoforte ed elettronica) ci allontaneremo fino in Argentina per una serata di tango e jazz incentrata sulle composizioni di Girotto, senza ombra di dubbio uno dei più grandi eredi della tradizione di Astor Piazzolla. Domenica 16 l’Adrifest chiuderà il secondo week-end del programma 2023 con una serata dedicata al fumetto. In compagnia di Marina Comandini e Antonello Vigliaroli torneremo in zona per un omaggio al maestro indiscusso del fumetto, Andrea Pazienza. Marina Comandini, pittrice, illustratrice e fumettista, è stata la moglie di Andrea Pazienza e ne custodisce il lascito mentre Antonello Vigliaroli, all’interno del MAT, il Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo, ha fondato il centro di documentazione «Splash!», uno straordinario archivio bibliografico dedicato ad Andrea Pazienza. In apertura i saluti di Elena Antonacci, direttrice del MAT.
Enzo Favata
Nella sua lunga carriera ha suonato con i suoi progetti in numerosi festival e palcoscenici prestigiosi in tutto il mondo al suo attivo ha oltre 2000 concerti. Una delle sue caratteristiche musicali è quella di prendere spunto dalle culture del mondo .Ha suonato e registrato con grandi musicisti: il maestro del bandone argentino Dino Saluzzi, il trombettista italiano Enrico Rava, il bassista Miroslav Vitous, l’icona Mulatu Astatke del jazz etiope, Sajnkho Namtchylak voce ancestrale di Tuva, il trombettista Lester Bowie, l’Art Ensemble di Chicago, il Metropole Orkest, il sassofonista Dave Liebman, il chitarrista brasiliano Guinga, il pianista Omar Sosa, Jan Bang, Eivind Aarset, Django Bates e altri grandi musicisti come , Daniele Di Bonaventura, Danilo Gallo, Tenores di Bitti e Tenores di Orosei (voci megalitiche della Sardegna), le cantanti Dudu Manhenga, Hope Masike, Ivan Mazuze, i musicisti scozzesi Colin Steele e Dave Milligan e molti altri. Attualmente ha 22 cd attivi a suo nome ed è anche autore di spettacoli “soundscapes ” per musei e mostre, colonne sonore di film, per i quali ha ricevuto importanti premi. Nel 2017 e 2018 JazzIT Awards è stato nominato tra i migliori al terzo posto per la categoria sax soprano . Favata è anche direttore artistico del Festival Internazionale del Jazz MUSICA SULLE BOCCHE, che si tiene da 22 anni in 12 comuni della sardegna tra i quali La Maddalena e Castelsardo (Sardegna) si tratta è uno degli eventi più conosciuti della scena jazzistica italiana, caratterizzato sia per la sua sempre innovativa programma e la sua sensibilità verso argomenti come l’ambiente e il paesaggio.
Pasquale Mirra
Pasquale Mirra è considerato uno dei vibrafonisti più coinvolgenti e attivi dell’attuale scena musicale nazionale e internazionale. Vanta numerose collaborazioni con musicisti come Hamid Drake, con cuicollabora a diversi progetti sia in America che in Europa. Nel 2005 è diventato membro dell’associazione Bassesfere, un collettivo di musicisti coinvolto nello sviluppo e nella diffusione di musica improvvisata. Ha collaborato con la band Mop Mop e ha preso parte alla creazione delle colonne sonore del film “To Rome with Love”, diretto da Woody Allen. Nominato miglior vibrafonista italiano dalla rivista specializzata JazzIT dal 2014 al 2019, tra i migliori musicisti nel 2014 e 2015 dalla rivista Musica Jazz, ha registrato oltre 40 album e collaborato con musicisti come Michel Portal, William Parker, Ballakè Sissoko, Fred Frith, Zeena Parkins, Nicole Mitchell, Rob Mazurek, Butch Morris, Chad Taylor, Hank Roberts, Ernst Rjisenger, Tristan Honsinger, Samba Tourè, Jeff Parker e molti altri.
Javier Girotto
Con più di 500 brani composti in oltre 50 dischi in veste di leader, più di 150 dischi con importanti musicisti e migliaia di concerti ad ogni latitudine, il sassofonista jazz Javier Girotto è senza ombra di dubbio uno dei musicisti argentini più affermati nel mondo. Di origini italiane, vive a Roma dagli anni ’90 e la sua musica rispecchia la riscoperta della sue origini. Gli Aires Tango, una delle sue formazioni più amate, sono da anni un punto di riferimento internazionale per chi apprezza l’evoluzione europea del Tango. Nel corso della sua carriera ha suonato con Enrico Rava, Ralph Towner, Rita Marcotulli, Bob Mintzer, Randy Brecker, Danilo Perez, Gary Burton, Antonello Salis, Kenny Wheeler, Jeff Ballard, Avishai Cohen, Paul mc Candless, Paolo Fresu, Miroslav Vitous, Michele Campanella, Wdr Big Band Köln Germany, Orchestra Jazz Concertgebouw Amsterdam Holland, Alexander Balanescu, solo per citarne alcuni. In ambito teatrale ha collaborato con Ivano Marescotti, Lella Costa, Arnoldo Foà, Valerio Mastrandrea, Leo Gullotta, Salman Rushdi, Tony Servillo, Peppe Servillo, Neri Marcorè, Samuele Bersani, Giuliana de Sio, Davide Riondino, Fabrizio Gifuni e tanti altri. Si è esibito nei più importanti festival nazionali ed internazionali, da Umbria Jazz al Buenos Aires Jazz Festival, e nelle principali radio e televisioni internazionali. “Javier Girotto è un musicista progettuale e creativo, instancabile. La sua carriera lo vede protagonista di pagine storiche come l’album Tango Nuevo Revisited (Act) che celebra la sinergia tra tango e jazz”. Luigi Onori, Il Manifesto
Alessandro Gwis
Alessandro Gwis ha iniziato lo studio del pianoforte classico all’età di 8 anni; nel 1979 si esibisce per la prima volta dal vivo, in occasione del festival “Estate Romana”. A 16 anni si avvicina al jazz e alla musica improvvisata; nello stesso periodo comincia ad approfondire l’uso del sintetizzatore e delle tastiere elettroniche. Dal 1988 svolge un’intensa attività professionale sia nell’area della musica pop che in quella jazzistica. È membro del gruppo Aires Tango sin dalla fondazione; nel 2006 ha pubblicato il suo primo lavoro da solista, intitolato “Alessandro Gwis”, in trio con Luca Pirozzi e Armando Sciommeri. Collaborazioni :Aires Tango, con Javier Girotto, Marco Siniscalco e Michele Rabbia (dal 94 a oggi), Gege’ Telesforo (dal 94 al 2004), Paolo Fresu, Antonello Salis, Enrico Rava, Gianni Coscia, Orchestra jazz di Palermo “Triangle music”, Peppe Servillo, Ben Sidran, Roberto Ottaviano, Paolo Damiani, Stefano di Battista, Giovanni Maier, Lutte Berg, Ensemble di musica contemporanea “Open trios” di Giovanni Bietti, Roberto Cecchetto, Achille Succi, Kurt Rosenwinkle, Gianni Gebbia, Carolina Brandes, Rosario Giuliani, Danilo Rea, Maurizio Giammarco, Cinzia Spata, Flavio Boltro, Roberto Gatto, Sandro Satta, Stefano d’Anna, Horacio Hernandez, Marcello Murru, Stefano Benni, Davide Riondino e molti altri. Ha inoltre composto ed eseguito musica per il cinema, la televisione e la danza; ha collaborato con diversi cantanti di musica leggera, in particolare con Gianni Morandi (dal 92 ad oggi in numerose tournée in Italia e all’estero), Massimo Ranieri, Sergio Endrigo, Syria, Lucio Dalla e molti altri. Nel maggio del 2000 è finalista dell’audizione europea per l’orchestra nazionale francese di jazz.
Marina Comandini
Non è mai stato appurato se il primo pennello tenuto dalla sua mano destra fosse già lì anche prima della sua nascita, o se ci sia attaccato subito dopo, fatto è che così combinata ha slalomato nella vita fino a oggi, realizzando nel frattempo fumetti, illustrazioni, racconti, murales, quadri e quant’altro potesse esprimere la sua personale creatività. Ha trascorso già metà della sua vita facendo base nella campagna toscana, a contatto diretto con la natura e gli animali, che ha disegnato per anni per conto di varie importanti associazioni ambientaliste. Da qualche anno approfitta di qualsiasi momento per mettere la testa sott’acqua e incontrare il mondo sottomarino, che è un pò come andare su Marte.
“Marina Comandini è un’artista piena di talento tutto da scoprire, è una vera miniera di emozioni, di sogni vissuti o solo sognati, di storie che rendono migliori i giorni che ancora ci aspettano. Quando la conobbi per la prima volta, Marina si era appena messa insieme ad Andrea Pazienza che poco dopo l’avrebbe sposata. Andrea mi parlava con grande entusiasmo delle qualità pittoriche di questa ragazza, che sapeva usare i colori, diceva, in maniera fiabesca”. Vincenzo Mollica
Antonello Vigliaroli
Laureato in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Parma con una tesi su Andrea Pazienza, Antonello Vigliaroli lavora al MAT Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo, all’interno del quale si occupa di curatela e allestimento mostre e attività didattiche. Nel 2015 ha progettato e realizzato allinterno del MAT il centro di documentazione «Splash!», uno straordinario archivio bibliografico dedicato ad Andrea Pazienza. Ha curato diverse mostre di fumetto, illustrazione e fotografia, tra le quali la personale “Andrea Pazienza. Il graffio del Segno” (MAT, 5 aprile – 19 maggio 2009), la collettiva “Buon Compleanno Paz!” (MAT, 22 maggio – 20 novembre 2016) e la mostra didattica “La funzione Pazienza. Un archivio in mostra” (MAT, 22 maggio – 18 settembre 2022). Nel luglio 2020, realizza il progetto Spazio Fumetto, un’area espositiva dedicata a Paz e al fumetto in generale. Tra le pubblicazioni: le note biografiche su il Quaderno dell’Orsa – Caro Andrea (Edizioni Orsa Minore), l’intervento sul catalogo I love fumetti al Centro da 25 anni (Centro Fumetto Andrea Pazienza, Cremona, 2013), il capitolo L’impertinente Pert sul volume Gli impertinenti, Il viaggio di Sandro e Carla Pertini per l’Italia di oggi (Voilier, Maglie, 2016), la prefazione al fumetto “La sedia del diavolo” di Germano Massenzio (Douglas Edizioni, Napoli, 2018).
Il Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Adri|Art di Termoli, vincitrice del bando Turismo è Cultura della Regione Molise, in collaborazione con il Comune di Larino e il patrocinio del Comune di Termoli, main sponsor Residence Pollice e Mediterranea Biotecnologie. Partner degli eventi sono la Galleria Spazio Arte Petrecca, la Cala Sveva Beach Club, Per il Meglio della Puglia, Il MAT – Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo, Molise Wow e il Circolo degli Achei delle Isole Tremiti.
Adrifest
Adrifest | grafica
Credits
Cover | fondale di Bess Hamiti
Locandina | fondale di Jonny Linder
Graphic Design | Violipiano