Foto di Paolo Lafratta e Paolo Soriani
L’attività concertistica del violinista Luca Ciarla riparte in grande stile nel 2022, con esibizioni in Italia e in vari Paesi d’Europa ma anche tour in Nord America e Asia. Tante le date in agenda e diverse altre in progress (alcune già fissate per il 2023 tra cui un tour in Oceania e il recupero del tour in Sudafrica). È in dirittura d’arrivo un nuovo singolo e poi, a settembre, un album. Ma i progetti non finiscono qui.
Per i concerti si comincia il 19 febbraio a Luzy, in Francia, per il raffinato Fête du Violon, una tre giorni in Borgogna che vedrà l’esibizione dell’artista italiano nella serata centrale del festival giunto alla sua XX edizione. Il 18 marzo Luca Ciarla tornerà ad esibirsi a Roma, all’Auditorium Parco della Musica, per l’apertura del concerto di Blaine L. Reininger, fondatore dello strabiliante gruppo americano dei Tuxedomoon. A fine aprile l’estroso violinista volerà a Bangkok per la Thailand Jazz Conference, in programma alla Mahidol University. A giugno la solOrkestra sarà di scena in Slovacchia per il festival La Dolce Vita e poi ancora in Francia per il festival Jazz à course et à jardin, in programma a Lione. Tour e concerti anche in Olanda, Germania, Repubblica Ceca, Giordania, solo per citarne alcuni. Consulta il calendario completo al seguente link.
Il 2021 è stato anche per l’artista Luca Ciarla un anno importante, foriero di una ripresa tanto attesa dopo lo stop imposto dalla pandemia. Per il violinista originario di Termoli (Molise) la ripartenza è coincisa anche con il dopo-malattia, con il Covid che lo ha colpito in prima persona nei primi mesi dell’anno. Una rinascita contrappuntata anche dal ritorno alle origini, con la partecipazione – dopo anni di assenza concertistica dalla sua città natale – al Termoli Jazz Festival. Tante le collaborazioni avviate, tra cui quelle con il pianista Simone Graziano e quella – per un inedito incontro tutto molisano – con il virtuoso chitarrista Antonio Forcione. L’anno appena concluso ha portato Ciarla in tour in Norvegia, negli Emirati Arabi, in Giordania. Tra i palcoscenici calcati – tra gli altri – quello dell’Opera di Dubai e quello della Casa del Jazz di Roma. Del resto il 2021 si è chiuso con un importante riconoscimento. Luca Ciarla è stato tra i vincitori della VI edizione del Franco Cuomo International Award. Insieme a lui tante le eccellenze del campo teatrale, letterario, artistico e scientifico, dall’attore Fabrizio Gifuni alla scrittrice Edith Bruck, premiati il 10 dicembre a Palazzo Giustiniani, sede del Senato della Repubblica Italiana. Una ripartenza ‘sprint’, insomma, che non è che l’inizio. Oltre all’attività concertistica in Italia e all’estero e alla produzione discografica sono due in particolare i nuovi progetti in fieri. “Sempre con la SolOrkestra mi cimenterò con la rielaborazione di brani della tradizione classica, tra cui il Bolero di Ravel. Un altro progetto è stato invece ideato dal pianista olandese Mike del Ferro e sarà un omaggio al musicista belga Toots Thielemans, nel centenario della sua nascita, uno dei più apprezzati armonicisti jazz di tutti i tempi”, così Luca Ciarla che rivela che in quell’occasione sarà ospite con l’armonicista italiano Max De Aloe.